In Svizzera esistono all’incirca 350 chiese e comunità di migranti che contano diverse migliaia di membri. Esse fanno parte della realtà ecclesiastica svizzera. La Società biblica svizzera fornisce a loro richiesta la Bibbia.
Nel nostro paese i profughi provengono soprattutto da paesi africani, asiatici o dell’America latina. Conflitti armati, violenze, il non rispetto dei diritti umani, la povertà, la mancanza di prospettive o catastrofi naturali spingono queste persone a cercare una nuova vita in Svizzera. Molte di loro durante il viaggio si sono confrontate con enormi sofferenze. Ora abitano qui e molti diloro si trovano in una situazione giuridica precaria. Essi e le chiese di migrazione alle quali aderiscono hanno solo pochi mezzi finanziari a disposizione.
L’aiuto della Società biblica svizzera
Lo scopo del progetto è di mettere a disposizione diogni migrante o profugo in Svizzera – a richiesta – una Bibbia o un Nuovo Testamento gratuito nella sua madrelingua. Per giudicare quante Bibbie e in quale lingua siano necessarie, siamo in contatto diretto con le chiese dei migranti. Dall’inizio del progetto nel 2012 fino alla fine del 2019 abbiamo potuto distribuire in questi ambienti un totale di 1598 Bibbie e Nuovi Testamenti. La Parola di Dio è stata richiesta principalmente in inglese e francese, ma anche farsi (lingua parlata in Iran, in Tagikistan, Afghanistan e in Uzbekistan), portoghese e tigrinya (lingua parlata in Etiopia ed Eritrea).
Inoltre è stata prodotta specialmente per le profughe e le migranti un opuscolo di 60 pagine che riprende situazioni di vita quotidiana di donne nella Bibbia e invita così a riscoprire sé stesse attraverso queste storie. L’opuscolo è disponibile in inglese, tedesco, francese, russo, farsi e arabo.