Le chiese siriane rivestono oggi un ruolo importante. Per la minoranza cristiana nel Paese (circa il 10 %), le chiese sono il centro spirituale e culturale garante della loro identità. E dall’inizio della guerra accolgono ed aiutano anche molti sfollati siriani che non hanno potuto o voluto fuggire all’estero per cercare di salvarsi. In questi tempi, anche le tradizionali divisioni religiose passano in secondo piano, dato che la stragrande maggioranza degli sfollati all’interno del Paese è musulmana.
Le chiese offrono aiuti concreti: ad esempio, con la ricerca di un alloggio e di un lavoro, aiutando gli sfollati a ricostruirsi una nuova esistenza, ma anche a superare crisi interne e conflitti familiari in questa società gravemente danneggiata da anni di guerra.
I bambini sono le prime vittime. Le sofferenze e le paure esistenziali dei loro genitori, le esperienze di guerra, di violenza e di espulsione, e soprattutto la perdita della sicurezza di una casa, pesano molto su di loro.
Catechismo e altro ancora
Il catechismo organizzato dalle chiese la domenica, offre ai bambini un’occasione di evadere da queste difficili situazioni e di ricaricare le loro energie. Giocando insieme, ascoltando storie bibliche, facendo bricolage o dipingendo, i bambini possono metabolizzare ciò che hanno vissuto. Questo anche grazie a personale appositamente istruito che dedica ai bambini il tempo e l’attenzione necessari.
Come parte dell’Alleanza biblica universale, anche noi sosteniamo le chiese e le comunità cristiane nell’attuazione della loro missione diaconale di carità attiva.